Non c’è da meravigliarsi se la omonima serie TV messa in onda alcuni anni fa dalla RAI registrò un incredibile successo. Quella di commessa, sebbene poco remunerativa e molto legata a stereotipi sulle vocazioni femminili, è tuttora una professione “vincente” per antonomasia in Italia. Lo dicono le statistiche ufficiali e ne abbiamo parlato anche qui (LINK AL PEZZO PROFESSIONI IN CRESCITA) per mostrare che la crescita delle nuove posizioni di lavoro per questa professione è forte e costante in particolare tra le giovani donne.
Vale dunque la pena di esplorare quali siano i contenuti di questo tipo di lavoro e quali siano le competenze che si devono acquisire per assicurarsi una adeguata professionalità.
La voce Commesse compare nella classificazione delle professioni, denominata CP2011 e riconosciuta a livello internazionale, con la denominazione “Commessi della vendita al minuto” ed è contrassegnata dal Codice 5.1.2.2. Ci spostiamo sul repertorio delle qualificazioni dove il codice 5.1.2.2 ci conduce alle descrizioni dell’Area di attività (ADA) cioè quello che la commessa deve saper fare, delle performance e dei risultati attesi (RI) cioè quello che ci si attende che la commessa produca ed infine alle competenze che si devono acquisire.
L’ADA di questa categoria professionale è quella della “Vendita diretta di prodotti non alimentari nella grande distribuzione organizzata e nella piccola distribuzione” e prevede lo svolgimento delle attività di cura dell’esposizione della merce e del rifornimento degli scaffali, , preparazione della merce per la vendita (es. picking, confezionamento, prezzamento, applicazione e rimozione dei dispositivi antitaccheggio, ecc.), fornitura al cliente di suggerimenti su prodotti/articoli che meglio rispondono alle sue esigenze, informazioni tecniche sulle caratteristiche dei prodotti, Illustrazione dei servizi connessi alla vendita, promozione di ulteriori vendite di prodotti aggiuntivi o complementari, monitoraggio sulle esigenze dei consumatori e comunicazione al capo reparto/esercente, sorveglianza sul comportamento della clientela, cura della pulizia e del riordino degli ambienti. Insomma niente male per una paga base contrattuale a tempo pieno di 1.300 euro lordi mensili, laddove un contratto di lavoro c’è.
Il Repertorio del Piemonte, preso ad esempio tra i repertori regionali che trattano la qualificazione per il profilo di addetto alle vendite (insieme a Basilicata, Liguria, Lombardia, Piemonte, Umbria e Veneto) indica che le commesse debbano avere le seguenti competenze:
Contribuire al funzionamento del punto vendita, con conoscenze su Elementi di organizzazione delle vendite, Elementi di gestione del magazzino, Elementi di merceologia, Elementi di tecnica commerciale, Procedure e tecniche di igiene e pulizia e riordino, Sicurezza – rischi specifici; con abilità nel riconoscere gli elementi fondamentali dell’assetto organizzativo del punto vendita, identificare il flusso logistico delle merci in ingresso/in uscita e relativa documentazione, utilizzare strumenti e attrezzature tipiche del processo di vendita monitorandone il funzionamento, applicare procedure per la pulizia, cura e riordino degli spazi di vendita, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie del settore, riconoscere le principali caratteristiche delle diverse classi merceologiche, identificare la documentazione relativa al processo delle vendite, utilizzare tecnologie informatiche per la gestione delle scorte, prezzatura, vendita e operazioni di cassa.
Partecipare al processo di vendita con conoscenza della comunicazione nel contesto di vendita, servizi operativi di vendita, elementi di customer care e customer satisfaction e con abilità nell’Applicare tecniche di accoglienza del cliente, interpretare le richieste del cliente, proporre prodotti rispondenti alle esigenze dei clienti, fornire indicazioni sulle caratteristiche e funzionalità dei prodotti, anche attraverso l’utilizzo di servizi di rete per le vendite e l’assistenza al cliente, applicare modalità e tecniche di vendita al banco/in reparto, contribuire all’evasione dei reclami.
Curare la presentazione delle merci con conoscenza di Tecniche di confezionamento Tecniche espositive Elementi di igiene-HACCP e abilità nell’applicare tecniche confezionamento delle merci, applicare tecniche di preparazione delle merci per l’esposizione, riconoscere i criteri e le tecniche di base per l’esposizione delle merci, individuare le modalità espositive più adatte alle diverse tipologia di prodotto, allestire gli spazi espositivi tenendo conto dei criteri espositivi e dei principi igienico-sanitari.